
Telecamere in condominio: normativa, privacy e regole da seguire nel 2025
In questo articolo scoprirai quando è legale installare una telecamera in condominio e quali sono le regole e normative da rispettare per evitare sanzioni. L'installazione di telecamere in condominio secondo la normativa è un argomento che può sembrare complesso da seguire, ma grazie a questa guida potrai chiarire diversi dubbi a riguardo.
La videosorveglianza condominiale è uno strumento efficace e che prevede diversi vantaggi se utilizzata correttamente. Tuttavia, esistono delle differenze che è importante conoscere tra l'uso delle telecamere di condominio nelle parti comuni e quelle nelle zone private. Ecco quindi una guida utile riguardo la normativa delle telecamere in condominio.
Normativa e regole per la videosorveglianza condominiale
Il primo punto da tenere a mente quando si affronta il tema della videosorveglianza condominiale è senza dubbio la normativa. Infatti, vanno considerati tutti i vari casi relativi alle telecamere in condominio nelle parti comuni o riguardo il rispetto della privacy per le telecamere in condominio.
Cosa dice la legge: Codice Civile e GDPR
La legge riguardo l'installazione di telecamere in condominio prevede diversi casi, ponendo delle differenze tra la sorveglianza di parti comuni e quelle di parti private. In ogni caso, lo scopo principale della legge sulla videosorveglianza è quello di proteggere la privacy delle persone.
In particolare, vengono coinvolti il Codice Civile italiano e il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) a tutela dei cittadini interessati dalle riprese del sistema di videosorveglianza. A tal proposito, le normative coinvolte sono gli articoli 1122-ter e 1136 del Codice Civile e il Regolamento UE 16/679.
Secondo il Codice Civile, è necessaria una delibera della maggioranza dei condomini e di almeno la metà del valore dell'edificio per installare le telecamere in condominio. Invece, il Regolamento UE, prevede l'assenza di limitazioni per le riprese di tipo esclusivamente domestico o personale riguardo le aree strettamente private.
Allo stesso tempo, per le aree comuni, lo stesso Regolamento UE prevede il rispetto della privacy e la necessità di un responsabile della protezione dei dati raccolti.
Quando serve l’autorizzazione condominiale
A fronte di quanto detto, l'autorizzazione condominiale è necessaria per l'installazione di telecamere in condominio che riprendono aree comuni. In particolare, è necessario avere il favore della maggioranza dei condomini presenti all'assemblea e almeno metà dei millesimi del palazzo.
L'autorizzazione non è invece necessaria nel momento in cui si voglia installare una telecamera privata in condominio a tutela della propria proprietà. Rimane però fondamentale che le riprese rimangano strettamente limitate alla porzione necessaria per tutelare la sicurezza di casa propria.
Installazione telecamere condominiali: come funziona?
Se nel tuo condominio o nella zona in cui vivi sono avvenuti diversi furti, è possibile ipotizzare l'installazione di un sistema di videosorveglianza condominiale. Ma come funziona il processo di installazione delle telecamere condominiali? Ecco una guida a riguardo, punto per punto.
Delibera assembleare e maggioranza necessaria
Come anticipato, il primo passo per procedere all'impianto di telecamere in condominio per le parti comuni è quello di convocare una riunione dei condomini. Infatti, secondo la normativa sulle telecamere condominiali è necessario avere una delibera assembleare per procedere all'installazione.
Durante l'assemblea di condominio, bisognerà ottenere una delibera da parte della maggioranza dei condomini riguardo la videosorveglianza per le zone comuni dello stabile. Elemento fondamentale è il raggiungimento di almeno metà dei millesimi del condominio per poter procedere.
Il ruolo dell’amministratore e del responsabile privacy
Altro punto da tenere a mente quando si parla della normativa sulle telecamere in condominio è il ruolo dell'amministratore. Infatti, dopo la delibera condominiale riguardo l'installazione di un sistema di videosorveglianza per le parti comuni, è obbligatorio nominare un responsabile della privacy.
Questo può coincidere con l'amministratore condominiale o meno, ma è una figura necessaria per il rispetto della normativa sulla privacy. Il suo ruolo è quello di verificare che i dati vengano raccolti e trattati in maniera corretta. Inoltre, nel caso in cui qualcuno richieda di visionare le registrazioni, è compito dell'amministratore o del responsabile della protezione dei dati supervisionare l'accesso alle registrazioni.
Dove si possono installare le telecamere
Dopo la delibera assembleare è possibile procedere all'installazione delle telecamere condominiali. Queste possono essere posizionate nelle parti comuni di un edificio condominiale come parcheggi, muri esterni, cortili, scale, androni e il portone di ingresso.
Ciò che è fondamentale in questi casi è che le riprese riguardino zone condivise e non di interesse privato di uno dei condomini, per non violare la privacy delle persone coinvolte.
Telecamera privata in condominio: cosa è permesso?
Anche l'installazione di una telecamera privata in condominio, o più d'una, è regolata da una normativa. Chiaramente, le regole da seguire sono diverse rispetto a quelle già citate: ecco cosa è permesso e cosa no dalla normativa sulla videosorveglianza in casa privata.
È possibile installare telecamere senza autorizzazione?
Sì, è possibile installare telecamere in condominio senza autorizzazione, se si tratta di videosorveglianza privata. Tuttavia, secondo la normativa delle telecamere in condominio, è necessario che le riprese riguardino strettamente la sorveglianza del proprio appartamento.
In casi come questo, è previsto il principio di autonomia del singolo, secondo il quale il privato non necessita di autorizzazione da parte dei condomini per installare le telecamere.
Limiti di inquadratura e rispetto delle parti comuni
Sebbene l'installazione senza autorizzazione condominiale sia possibile nel caso di telecamere di privati, è necessario seguire alcune regole fondamentali. Per esempio, sono previsti dei limiti di inquadratura, nel rispetto delle parti comuni e di chi vi transita. A tal proposito, l'inquadratura delle telecamere deve interessare esclusivamente l'area privata, senza riprendere parti comuni o altre parti private appartenenti a vicini.
In generale, è necessario che non venga mai violato il diritto alla privacy altrui, vale a dire nessuna ripresa di aree comuni o di altri privati, come la porta del vicino o il suo balcone.
Privacy, cartellonistica e informativa obbligatoria
Un altro elemento da tenere a mente quando si affronta il tema della normativa telecamere in condominio è quella della cartellonistica informativa. Quali sono i cartelli obbligatori riguardo il trattamento dei dai personali? E quali informazioni devono essere riportate? Ecco le risposte a queste domande.
Cosa deve contenere il cartello
Quando si installano delle telecamere, private o comuni, è obbligatorio segnalare la presenza della videosorveglianza tramite appositi cartelli informativi. In particolare, i cartelli videosorveglianza a norma devono contenere alcune informazioni specifiche che sono obbligatorie:
- Segnalare la presenza di telecamere: è necessario che il cartello informi chi legge della presenza di videosorveglianza;
- Indicare il titolare del trattamento: va indicato il soggetto che è responsabile del trattamento dei dati;
- Riportare le finalità del trattamento: è necessario indicare i motivi per i quali l'area è sottoposta a videosorveglianza, per esempio, motivi di sicurezza o per prevenire furti e rapine;
- Indicare le informazioni di contatto: è fondamentale inserire i contatti dei responsabili per esercitare diritti di accesso ai dati o di cancellazione.
Dove posizionare i cartelli di videosorveglianza
Altro punto da valutare è la posizione dei cartelli di videosorveglianza. Infatti, questi devono essere posizionati in luoghi ben visibili da tutti, in modo che chi transita è informato della presenza di telecamere.
Inoltre, sempre ai fini di una maggiore visibilità, i cartelli devono essere ben leggibili e realizzati in materiali che permettono di renderli visibili con qualsiasi condizione di luce.
Conservazione e accesso ai dati registrati
La conservazione immagini di videosorveglianza e l'accesso ai dati registrati sono tra gli elementi fondamentali da comprendere quando si affronta il tema della normativa telecamere in condominio. Infatti, è uno dei principali problemi che possono portare a sanzioni nei confronti dei responsabili.
Quanto tempo si possono conservare le immagini
In generale, le riprese di eventuali telecamere condominiali devono essere conservate per periodi relativamente brevi e limitati al raggiungimento delle finalità di videosorveglianza. Solitamente, questo tempo corrisponde a 24/48 ore al massimo, dato che si pensa rispecchi il tempo necessario per accorgersi di problemi di sicurezza o eventuali furti.
Trascorso questo tempo è obbligatorio cancellare i dati raccolti. A tal proposito, è sempre preferibile optare per un sistema di cancellazione automatico, in modo da evitare di violare la normativa sulle telecamere in condominio.
La durata di conservazione dei filmati può essere prolungata fino a 7 giorni quando necessario ed espressamente richiesto da forze di polizia o da eventuale autorità giudiziaria.
Chi può accedere ai video e come fare richiesta
L'accesso ai dati registrati dalla videosorveglianza condominiale è strettamente riservato alle persone autorizzate come il personale di gestione dell'impianto, l'amministratore di condominio e, quando necessario, le forze dell'ordine.
Tuttavia, ogni condomino può fare richiesta di accesso alle registrazioni, a patto che:
- Sia stata presentata una richiesta formale all'amministratore di condominio;
- Esista una denuncia alle autorità competenti;
- Ci siano validi motivi per l'accesso alle registrazioni;
- La visione dei filmati avvenga sotto la supervisione dell'amministratore o del responsabile della protezione dei dati.
Sanzioni e rischi se non si rispettano le regole
La normativa regola l'uso delle telecamere in condominio e anche le sanzioni previste in caso di violazione. Sono infatti diverse le sanzioni e i rischi correlati al mancato rispetto delle regole sulla videosorveglianza in condominio: ecco di quali si tratta.
Cosa si rischia in caso di violazione
In caso di violazione della normativa sulla privacy, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti del condominio o del suo amministratore. Inoltre, è possibile che i responsabili siano obbligati al risarcimento danni in sede civile e che siano previste anche responsabilità penali.
Esempi di sanzioni recenti del Garante
Un esempio di sanzione recente riguarda il caso di un amministratore che ha fatto installare un sistema di videosorveglianza in un condominio senza la delibera condominiale. In questo caso, la segnalazione è pervenuta da un condomino al Garante della privacy, dato che l'amministratore aveva esclusivamente inviato un avviso via email ai condomini ma non aveva ottenuto la delibera in assemblea.
In questo caso, secondo le colpe riconosciute, la sentenza nei confronti dell'amministratore è stata pari a 1.000 euro, nonostante quest'ultimo sostenesse di avere il consenso unanime dei condomini e la necessità di installare urgentemente il sistema di videosorveglianza a causa di danneggiamenti. Inoltre, non è stato possibile sanare la sanzione anche dopo aver ottenuto la ratifica dall'assemblea condominiale, dato che l'amministratore ha commesso un illecito senza essere autorizzato.
Perché scegliere Sector Alarm per il tuo condominio
Per prevenire i furti in casa, oltre seguire alcuni accorgimenti è opportuno installare un buon antifurto e, se integrato a un sistema di videosorveglianza, la sicurezza è certamente maggiore. Anche Sector Alarm prevede la possibilità di installare sistemi di videosorveglianza casa integrati all'antifurto appartamento.
In particolare, tra i prodotti Sector Alarm sono disponibili sia videocamere per interno che telecamere per esterno. Ogni telecamera è dotata di sensori di movimento per rilevare le persone e tra i prodotti sono previsti anche i sensori di movimento con fotocamera per catturare immagini utili come prove di eventuali intrusioni.
Sistemi conformi alla normativa
I sistemi Sector Alarm sono conformi alla normativa e rispettano le leggi sulla videosorveglianza anche perché prevedono l'installazione da parte di personale esperto che conosce le regole in termini di telecamere in condominio.
Grazie all'installazione professionale da parte dei nostri esperti di sicurezza, potrai avere la certezza che il sistema funzioni correttamente e non violi la normativa. Inoltre, è previsto anche il mascheramento della privacy per evitare la registrazione di aree pubbliche secondo quanto stabilito dal GDPR e la correlata cartellonistica informativa.
Sector Alarm garantisce la conformità normativa in materia di videosorveglianza
Supporto tecnico su misura
Con Sector Alarm non c'è da preoccuparsi per installazione e supporto tecnico. Infatti, il servizio proposto è nella formula "tutto incluso", con installazione, interventi e assistenza tecnica totalmente gratuiti.
Ogni sistema di allarme è studiato "su misura" dei punti deboli di una casa e le esigenze sia dell'abitazione che di chi la vive. Inoltre, l'installazione di un impianto di allarme rientra tra i lavori compresi nel Bonus sicurezza, noto anche come bonus antifurto o bonus allarme.
Preventivo gratuito e consulenza con esperti
Hai dubbi sull’impianto che vuoi installare? Parla con un esperto Sector Alarm: puoi contattarci per un preventivo senza impegno al numero 800 24 7 800 o lasciare il tuo numero per essere ricontattato gratuitamente.
Inoltre, è anche possibile chiedere un preventivo gratuito compilando l'apposito form disponibile online. Una volta stabilito un contatto sarà possibile organizzare una consulenza con un tecnico specializzato che potrà supportarti nell'installazione di un impianto conforme alle leggi vigenti.
FAQs – Domande frequenti sulla normativa relativa alle telecamere in condominio
Quali sono le regole per l'installazione di telecamere in un condominio?
Per installare le telecamere in un condominio bisogna seguire le regole del GDPR e del Codice Civile italiano a seconda che siano per uso condominiale o privato.
Dove è vietato mettere le telecamere?
È vietato mettere le telecamere in zone pubbliche o in aree comuni senza l'autorizzazione condominiale o in aree private a seconda della finalità della videosorveglianza.
Cosa possono controllare le telecamere in un condominio?
Le telecamere in un condominio possono controllare le aree comuni come ascensore, androni, portone di ingresso, scale, muri esterni e cortili se autorizzate da delibera condominiale.
Dove possono essere installate le telecamere esterne in un condominio?
Le telecamere esterne in un condominio possono essere installate lungo il perimetro esterno o verso i cortili e il portone di ingresso a condizione che non riprendano la strada pubblica ma solo aree comuni e vi sia una delibera condominiale.
Dove posso mettere una telecamera fuori dal portone in un condominio?
La telecamera può essere messa fuori da portone in un condominio per la sicurezza dello stabile a seguito di delibera condominiale e a condizione che non riprenda la pubblica via.
Cosa fare se il vicino installa telecamere?
Se il vicino installa delle telecamere è fondamentale assicurarsi che l'inquadratura riprenda solo le zone consentite e non quelle private o comuni. In caso contrario, è importante chiedere di riorientare la telecamera.