
Guida ai tempi di conservazione delle immagini di videosorveglianza
La conservazione delle immagini di videosorveglianza è un tema del quale è molto importante conoscere normative e regole. Infatti, si tratta di informazioni che è importante apprendere per evitare brutte sorprese come elevate sanzioni pecuniarie.
In questo articolo spiegheremo quali sono i tempi di conservazione delle immagini di videosorveglianza consentiti per i diversi casi, quali sono le eventuali proroghe ammesse e quali richieste è necessario effettuare.
Quadro normativo sulla conservazione immagini videosorveglianza
La conservazione delle immagini di videosorveglianza è attualmente regolata in Italia dal Provvedimento del Garante della Privacy dell'8 aprile 2010. Infatti, è questa la norma che regola la durata della conservazione dei filmati raccolti con i sistemi di videosorveglianza.
Inoltre, nella normativa viene citato il cosiddetto "principio di proporzionalità", secondo il quale deve essere effettuata l'attività di videosorveglianza. Nello specifico, si fa riferimento sia alla scelta delle modalità di ripresa e dislocazione delle telecamere integrate nel sistema di sorveglianza che alle diverse fasi del trattamento dei dati, considerando che questo deve avvenire sempre riguardo elementi pertinenti e non eccedenti secondo le finalità indicate.
In tal senso, per applicare il principio di proporzionalità in maniera corretta, è necessario considerare che la "conservazione temporanea dei dati deve essere commisurata al tempo necessario - e predeterminato - a raggiungere la finalità perseguita".
Tempi standard di conservazione immagini videosorveglianza
Come stabilito dalla normativa, esistono dei tempi standard di conservazione delle immagini di videosorveglianza. Queste sono le ore concesse dalla normativa per non cadere nell'illegalità riguardo la conservazione dei filmati registrati dalla videosorveglianza.
In particolare, la tempistica standard di conservazione delle immagini di videosorveglianza è di 24 ore. Questa breve durata è dettata dal fatto che eventuali danni possono essere notati nel giro di un giorno o poco più. Oltre questa scadenza è necessario che i dati vengano cancellati, preferibilmente servendosi di meccanismi automatici.
Sebbene esista una normativa che regola i tempi standard di conservazione delle immagini di videosorveglianza, è possibile estendere la tempistica indicata in alcuni casi che andremo a evidenziare nei paragrafi successivi.
Conservazione immagini videosorveglianza 48 Ore e 72 Ore
Come anticipato, sono previste alcune deroghe ai tempi standard di conservazione immagini videosorveglianza in determinati casi specifici. Per esempio, è possibile estendere la conservazione a 48 o 72 ore in casi particolari come festività e chiusura di uffici o esercizi.
Tuttavia, nei casi di tempi di conservazione più lunghi, soprattutto quando superiori alle 72 ore, è necessario che venga fortemente argomentata l'analisi riguardo la legittimità dello scopo e della necessità di conservazione dei dati.
In generale, sono quindi considerate sufficienti le 24 o 48 ore per tutti i contesti in cui non si registrano particolari rischi di eventi criminosi e per i quali quindi non è necessario tenere i dati di registrazione conservati più a lungo del tempo stabilito.
Conservazione immagini videosorveglianza 7 Giorni
È poi possibile prorogare il tempo di conservazione delle immagini di videosorveglianza a 7 giorni in determinati casi. Per esempio, nel caso di banche, comuni e dove l'attività di videosorveglianza è "finalizzata alla tutela della sicurezza urbana" la durata di conservazione delle immagini è di 7 giorni.
Lo stesso vale per i casi in cui si a che fare con la sicurezza pubblica, anche per quanto riguarda i sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico per la sicurezza cittadina.
Proroghe e durate speciali (fino a 30–90–120 gg, 24 mesi)
Esiste poi la possibilità di proroghe ai tempi di conservazione immagini di videosorveglianza oltre i 7 giorni. Tuttavia, si tratta di casi specifici che prevedono anche la necessità di fare richiesta al Garante della Privacy per rimanere nel legale.
Riguardo la richiesta, è fondamentale che sussistano effettivi rischi di sicurezza, dettati dalla possibilità di furti, aggressioni o violenze di altro tipo contro persone e beni. Le problematiche evidenziate devono essere documentabili e l'allungamento dei tempi di conservazione dei filmati di videosorveglianza deve essere proporzionale al rischio.
È importante specificare che la richiesta deve essere formalmente approvata dal Garante della Privacy per poter attuare la proroga al tempo di conservazione immagini videosorveglianza. Una volta ricevuta la richiesta, il Garante procederà con una verifica preliminare dopo la quale esprimerà il proprio parere negativo o positivo riguardo la proroga.
A fronte di quanto detto, esistono casi di durate speciali di conservazione dei filmati di videosorveglianza, anche fino a 30 giorni o oltre, come 90 o 120 giorni o persino 24 mesi. Di norma, si tratta di casi in cui i tempi standard di registrazione dei dati non sarebbero sufficienti ad assicurare la sicurezza dello svolgimento delle mansioni, come la gestione del contante o il rischio di manomissioni e sabotaggi di un prodotto all'interno di aziende, comprendendo anche l'eventuale trasporto all'estero.
Conservazione immagini videosorveglianza in caso di reato
Quello della conservazione delle immagini di videosorveglianza in caso di reato è un tema particolarmente discusso, dato che spesso è stata avanzata l'ipotesi che i limiti ristretti di conservazione dei dati potrebbero ostacolare l'eventuale svolgimento di indagini da parte di Polizia e Autorità giudiziarie.
Infatti, trascorso il tempo standard utile, non sarebbe possibile recuperare le immagini registrate in caso di reati, ottenendo che i responsabili non possano essere individuati. Tuttavia, le forze dell'ordine e chiunque abbia un interesse legittimo a consultare i filmati può farne richiesta.
Conservazione immagini videosorveglianza in casa e condominio
Per quanto riguarda la conservazione immagini videosorveglianza privata, come nei casi di appartamenti o condomini, vige la normativa ordinaria. Infatti, si tratta di un caso che non prevede rischi particolari, quindi non si ritiene necessario prorogare la conservazione oltre le 24 ore standard.
Tuttavia, sono ritenute legittime le richieste di proroga da parte di condomini o privati che hanno subito furti, intrusioni o eventuali danneggiamenti. Inoltre, è fondamentale non riprendere in alcun modo le aree pubbliche e informare della presenza di telecamere attraverso gli opportuni cartelli videosorveglianza a norma.
Conservazione immagini videosorveglianza supermercati e retail
In merito alla conservazione di immagini videosorveglianza supermercati e negozi, è fondamentale tenere conto che anche in questo caso è prevista una normativa. In particolare, è necessario rispettare sia la privacy dei clienti che quella dei lavoratori, dato che si tratta sia di luoghi pubblici che di lavoro.
In generale, le immagini possono essere conservate solo per il tempo necessario e concesso per le finalità di acquisizione.
Conservazioni immagini videosorveglianza: best practice e sanzioni
A questo punto, è importante analizzare due questioni: da una parte la sicurezza dei dati e dall'altra la cancellazione di questi. Per quanto riguarda la sicurezza, è fondamentale considerare la necessità che i dati raccolti siano al sicuro, sia per potervi accedere quando necessario che per la tutela della privacy.
In merito alla cancellazione, è importante ricordare che la cancellazione automatica dopo il tempo di conservazione previsto è preferibile a quella manuale per evitare di incorrere in sanzioni.
A tal proposito, le multe per aver superato il tempo consentito di conservazione delle immagini vanno da 30.000 a 180.000 euro. Invece, la sanzione pecuniaria prevista nel caso in cui non viene fatta una regolare richiesta di allungamento dei tempi di conservazione, scegliendo arbitrariamente dei nuovi tempi, va da 20.000 a 120.000 euro.
Conservazione illimitata immagini videosorveglianza casa: miti e verità
Quando si parla di conservazione illimitata delle immagini di videosorveglianza domestica si sta affrontando un falso mito. Infatti, come anticipato, sono previsti dei termini ben definiti ai tempi di conservazione dei dati raccolti dal sistema di videosorveglianza.
Sia che si debba rispettare il tempo standard o che siano previste proroghe, in nessun caso la normativa prevede la conservazione illimitata delle immagini, la quale sarebbe quindi un illecito. Ciò significa che, per evitare multe e sanzioni, è necessario rispettare la normativa di videosorveglianza casa privata.
Soluzioni Sector Alarm per la conservazione immagini videosorveglianza
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Considerando i vantaggi delle telecamere di sicurezza in casa, anche gli antifurto Sector Alarm prevedono la possibilità di integrare sistemi di videosorveglianza casa. In particolare, tra i prodotti sono previste telecamere per esterno, soluzioni di telecamera per interno e sensori di movimento con fotocamera.
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FAQs
Quanto tempo si possono conservare le immagini di videosorveglianza?
Le immagini di videosorveglianza possono essere conservate per un tempo standard di 24 ore. Tuttavia, esista la possibilità di prorogare questa tempistica in casi specifici e a seguito di particolare richiesta.
Chi può richiedere filmati di videosorveglianza?
I filmati di videosorveglianza, siano essi pubblici o privati, possono essere richiesti da chiunque abbia un interesse legittimo a consultarli, a condizione che non leda i diritti e le libertà altrui.
Quando i carabinieri possono guardare le telecamere?
I carabinieri e le forze dell'ordine possono guardare i filmati delle telecamere in caso di reati, incidenti stradali o quando essi sono necessari per l'attività di controllo del territorio e prevenzione dei reati.